mercoledì 22 aprile 2015

STEFANELLA SPOSITO

FOODARTEAPP-TRIENNALE DI MILANO -5 maggio 2015

Opere di fiber art realizzate da Stefanella Sposito negli anni: questi lavori si collegano tutti al tema della natura. Sono realizzati con filati di vario genere e materiale di scarto ( plastica, metallo etc.) su supporti lignei , già precedentemente usati per altri scopi. Prevedono tutti una ricercata declinazione coloristica del filo che s’integra con materiali neutri e volutamente incolori.
Lo sguardo oceanico” E’ un’opera realizzata in occasione della mostra-convegno svoltasi al Museo di Storia Naturale di Milano durante il quale si è dibattuto il tema della coscienza ecologica in relazione all’arte e all’architettura. Rappresenta un manichino di legno vestito con delle fibre, che getta il suo sguardo lungimirante sul paesaggio che lo circonda. Nonostante l’anelito ad ampliare i propri orizzonti l’uomo è bendato, cioè cieco nei confronti delle proprie azioni e quindi delle proprie responsabilità.
H2O” interpreta il tema delle risorse idriche e fa appello alla suggestione dei paesaggi mediterranei, ai fondali rocciosi e alle sponde sabbiose che si tingono di mille sfumature. La trasparenza dell’acqua cede il posto alla consistenza del colore che riempie in modo fluido e sfumato lo spazio eroso alla sabbia grigia.

Sul fiume: cicli e ricicli della natura” è una riflessione sull’inquinamento provocato dalla noncuranza del genere umano. Vi compaiono, accanto ai fili e alla sabbia, tappi in plastica, resti di giocattoli o suppellettili domestiche, raccolti sul delta del fiume Mignone . Un popolamento desolante anche se colorato.   












TITOLO OPERA: SUL FIUME –Cicli e ricicli della natura
AUTORE : Stefanella  Sposito
TECNICA: assemblaggio materico su tavola di legno, fili di lana  e cotone, sabbia e materiali di scarto.
DIMENSIONI:  94 x 24 cm.

Anno: 2003


WELFAREART
opere di Fiber Art di Stefanella Sposito 




Il progetto comprende una serie di opere realizzate nella tecnica dell’assemblaggio materico, costruito da fili di diversa natura e legni di recupero. Attraverso un paziente uso del riciclo, operato nel tempo, l’appartenenza materica” dei fili di canapa, lino, cotone, lana, rayon, gomma, rafia, nylon e poliestere,  ricostruisce, con le diverse sfumature di colore e le variegate consistenze, alcune porzioni di territorio, ponendo l’attenzione sulla sua natura ambientale. Ciascuna delle opere esposte vuole ribadire, in primis, la bellezza dell’universo, che talvolta ci appare tale, solamente quando la rivisitiamo in chiave “artefatta, imitata e riprodotta” partendo però, in questo caso, da un dato materiale autentico (il lino, il cotone, il legno, il petrolio per le fibre sintetiche), tangibile risorsa di un seme germogliato nella terra, primordiale simbolo di vita in tutte le culture del mondo. Il messaggio suggerito dall’artista, amplificato attraverso il ricorso alla Fiber Art, si prefigge l’intento di suggerire spunti di “riflessione consapevole” rispetto al desiderio di prosperità e benessere e la gestione delle risorse materiali di cui disponiamo sul pianeta.

L’opera “Lo sguardo oceanico” vuole rappresentare l’avventura umana nel mondo. Il titolo fa riferimento a una visuale umana ampia e allargata (la coscienza collettiva) che alla luce di tutte le conoscenze in nostro possesso, dovrebbe ormai essere in grado di spaziare su grandi orizzonti geografici e culturali (la globalizzazione), sottendere lungimiranza e saggezza, abbracciare valori di prosperità, benessere e cura nel naturale svolgersi della vita, ma che purtroppo rivela, in molti casi, una cecità d’intenti, di prospettive e d’interessi. Il protagonista del mio assemblaggio è un manichino, essere asessuato dalla struttura corporea snodata, che può assumere diverse posizioni e atteggiamenti (il libero arbitrio, le scelte individuali), nello spazio circostante: una natura ricca e rigogliosa, che possiamo immaginare estesa all’infinito. Tutto dipende però dallo sguardo che si posa sulla materia… Nell’opera lo sguardo è velato, volutamente ostruito da una fasciatura stratificata, che falsa e distorce la percezione sul mondo. “Lo spazio non è l’ambito (reale o logico) in cui le cose si dispongono, ma il mezzo in virtù del quale diviene possibile la posizione delle cose”, osserva ancora M.Merleau-Ponty. Sguardo e spazio interdipendenti, l’uno costruito con il concorso dell’altro, divengono un monito. Associati, possono richiamare gli uomini a riflettere sulla natura dei propri sguardi, delle proprie coscienze e dei propri spazi ambientali, per una complessiva maggiore assunzione di responsabilità verso se stessi. 
 
L’opera “Australia” tenta di restituire le suggestioni riportate durante un viaggio in questa terra, avvenuto nel 2005, dove i grandi spazi di una natura aspra, in buona parte ancora incontaminata e osservata dall’alto, s’intrecciano con antiche vicende storiche d’inaudita crudeltà, perpetrate dall’uomo bianco ai danni degli aborigeni australiani. I variegati colori del bush, il deserto australiano popolato di termiti e canguri, osservati alla luce dorata del tramonto, si fondono con la polvere rossa di un territorio inospitale, che grazie a questa sua caratteristica, si è difeso dall’aggressione incalzante dell’uomo, mantenendosi, in parte, integro.

L’opera “H2O” riprende la formula chimica dell’Acqua, cui allude come primordiale fonte di vita, riproducendo le innumerevoli sfumature di un fondale marino in costante mutamento. I fili fluttuano come piante acquatiche variegate, lievemente mosse dalle correnti, che offrono rifugio e sostentamento a pesci e altri organismi viventi, tutti soggetti partecipi di un “equilibrio di sistema” interdipendente del paesaggio. La presenza della sabbia, elemento materialmente friabile e allo stesso tempo abrasivo, (con la sabbia edifico, ma anche corrodo, se voglio…) richiama in modo concreto e tangibile, perciò reale, il substrato terreno su cui si fonda e si costruisce l’aspettativa di una sostenibilità consapevole delle aspettative di vita.

Il progetto si compone di altre due opere: “Corallo” e “Sul fiume”, (non presenti in mostra) realizzate sempre in fili naturali e materiale di scarto su supporto ligneo.

Tutto il lavoro di ricerca costruito da Stefanella Sposito vuole porsi in posizione polemica rispetto all’imperante ricorso alla realtà virtuale, che funge da elemento “distrattivo” della soglia collettiva di attenzione, proiettandoci in una dimensione sempre più avulsa dai bisogni primari, lasciando spazio nel frattempo a un impoverimento graduale delle qualità essenziali della nostra vita.
Il ricorso ai materiali poveri, che “ricreano artificialmente”: il suolo calpestato, l’acqua che beviamo, il mare in cui nuotiamo, sottolinea invece l’esigenza imprescindibile di mettere al centro di pensieri e interessi collettivi un destino il più possibile sostenibile per il domani ci attende…  
Le opere appartenenti al progetto sono state esposte all’interno dell’allestimento dello spazio espositivo nello stand dell’azienda LINIFICIO e CANAPIFICIO NAZIONALE in occasione della manifestazione “Filo” primavera-estate 2005.









Archivio tessile. 230 tessuti nella pratica degli stilisti


Mondadori Store

Descrizione

Il tessuto, uno dei materiali necessari e insostituibili alla nostra sopravvivenza, è il fondamento di un abito, con le sue peculiarità di gusto, stile, prezzo, estetica, ergonomia, funzionalità e resistenza. Nella complessità del fashion è importante considerare la sinergia che il tessuto deve creare in ambito estetico, psicologico, produttivo e commerciale. Il libro ne propone oltre 200 tipologie, utili al suo riconoscimento e alle qualità che lo accompagnano. Da quello più semplice e lineare, la tela, per arrivare a quelli più complessi ed elaborati, l'uso da parte degli stilisti nell'ambito della moda contemporanea è descritto dalle migliaia di immagini di Gianni Pucci, tratte direttamente dai ricchi reportage delle sfilate di pret à porter e haute couture. La scelta di queste foto illustra i possibili impieghi, secondo le più recenti proposte degli stilisti e riflette le potenzialità espressive del tessuto, declinato nelle sue molteplici varianti, come utile campionario in movimento sulle passerelle di tutto il mondo.

Editore Ikon

Formato Rilegato
Pubblicato  08/10/2014
Pagine  384
Lingua Italiano
 
ISBN-13 9788889628294

Illustratore G. Pucci


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