FOODARTEAPP-TRIENNALE DI MILANO -5
maggio 2015
Opere di fiber art realizzate da
Stefanella Sposito negli anni: questi lavori si collegano tutti al
tema della natura. Sono realizzati con filati di vario genere e
materiale di scarto ( plastica, metallo etc.) su supporti lignei ,
già precedentemente usati per altri scopi. Prevedono tutti una
ricercata declinazione coloristica del filo che s’integra con
materiali neutri e volutamente incolori.
“Lo sguardo oceanico” E’
un’opera realizzata in occasione della mostra-convegno svoltasi al
Museo di Storia Naturale di Milano durante il quale si è dibattuto
il tema della coscienza ecologica in relazione all’arte e
all’architettura. Rappresenta un manichino di legno vestito con
delle fibre, che getta il suo sguardo lungimirante sul paesaggio che
lo circonda. Nonostante l’anelito ad ampliare i propri orizzonti
l’uomo è bendato, cioè cieco nei confronti delle proprie azioni e
quindi delle proprie responsabilità.
“H2O” interpreta il tema
delle risorse idriche e fa appello alla suggestione dei paesaggi
mediterranei, ai fondali rocciosi e alle sponde sabbiose che si
tingono di mille sfumature. La trasparenza dell’acqua cede il posto
alla consistenza del colore che riempie in modo fluido e sfumato lo
spazio eroso alla sabbia grigia.
“Sul fiume: cicli e ricicli della
natura” è una riflessione sull’inquinamento provocato dalla
noncuranza del genere umano. Vi compaiono, accanto ai fili e alla
sabbia, tappi in plastica, resti di giocattoli o suppellettili
domestiche, raccolti sul delta del fiume Mignone . Un popolamento
desolante anche se colorato.
TITOLO OPERA: SUL FIUME –Cicli e ricicli della natura
AUTORE : Stefanella
Sposito
TECNICA: assemblaggio materico su tavola di legno, fili di
lana e cotone, sabbia e materiali di
scarto.
DIMENSIONI: 94 x 24
cm.
Anno: 2003
WELFAREART
opere di Fiber Art di Stefanella Sposito
Il progetto comprende una serie
di opere realizzate nella tecnica dell’assemblaggio materico, costruito da fili
di diversa natura e legni di recupero. Attraverso un paziente uso del riciclo, operato
nel tempo, l’appartenenza materica” dei fili di canapa, lino, cotone, lana,
rayon, gomma, rafia, nylon e poliestere, ricostruisce, con le diverse sfumature di
colore e le variegate consistenze, alcune porzioni di territorio, ponendo l’attenzione
sulla sua natura ambientale. Ciascuna delle opere esposte vuole ribadire, in
primis, la bellezza dell’universo, che talvolta ci appare tale, solamente quando
la rivisitiamo in chiave “artefatta, imitata e riprodotta” partendo però, in
questo caso, da un dato materiale autentico (il lino, il cotone, il legno, il
petrolio per le fibre sintetiche), tangibile risorsa di un seme germogliato
nella terra, primordiale simbolo di vita in tutte le culture del mondo. Il
messaggio suggerito dall’artista, amplificato attraverso il ricorso alla Fiber
Art, si prefigge l’intento di suggerire spunti di “riflessione consapevole” rispetto
al desiderio di prosperità e benessere e la
gestione delle risorse materiali di cui disponiamo sul pianeta.
L’opera “Lo sguardo oceanico” vuole rappresentare l’avventura umana nel
mondo. Il titolo fa riferimento a una visuale umana ampia e allargata (la coscienza collettiva) che alla luce
di tutte le conoscenze in nostro possesso, dovrebbe ormai essere in grado di
spaziare su grandi orizzonti geografici e culturali (la globalizzazione), sottendere lungimiranza e saggezza,
abbracciare valori di prosperità,
benessere e cura nel naturale svolgersi della vita, ma che purtroppo rivela, in
molti casi, una cecità d’intenti, di prospettive e d’interessi. Il protagonista
del mio assemblaggio è un manichino, essere asessuato dalla struttura corporea
snodata, che può assumere diverse posizioni e atteggiamenti (il libero arbitrio, le scelte individuali),
nello spazio circostante: una natura ricca e rigogliosa, che possiamo
immaginare estesa all’infinito. Tutto dipende però dallo sguardo che si posa
sulla materia… Nell’opera lo sguardo è velato, volutamente ostruito da una
fasciatura stratificata, che falsa e distorce la percezione sul mondo. “Lo spazio non è l’ambito (reale o logico)
in cui le cose si dispongono, ma il mezzo in virtù del quale diviene possibile
la posizione delle cose”, osserva ancora M.Merleau-Ponty. Sguardo e spazio
interdipendenti, l’uno costruito con il concorso dell’altro, divengono un
monito. Associati, possono richiamare gli uomini a riflettere sulla natura dei
propri sguardi, delle proprie coscienze e dei propri spazi ambientali, per una
complessiva maggiore assunzione di responsabilità verso se stessi.
L’opera “Australia” tenta di restituire le suggestioni riportate durante
un viaggio in questa terra, avvenuto nel 2005, dove i grandi spazi di una
natura aspra, in buona parte ancora incontaminata e osservata dall’alto,
s’intrecciano con antiche vicende storiche d’inaudita crudeltà, perpetrate
dall’uomo bianco ai danni degli aborigeni australiani. I variegati colori del
bush, il deserto australiano popolato di termiti e canguri, osservati alla luce
dorata del tramonto, si fondono con la polvere rossa di un territorio inospitale,
che grazie a questa sua caratteristica, si è difeso dall’aggressione incalzante
dell’uomo, mantenendosi, in parte, integro.
L’opera “H2O” riprende la formula chimica dell’Acqua, cui allude come
primordiale fonte di vita, riproducendo le innumerevoli sfumature di un fondale
marino in costante mutamento. I fili fluttuano come piante acquatiche
variegate, lievemente mosse dalle correnti, che offrono rifugio e sostentamento
a pesci e altri organismi viventi, tutti soggetti partecipi di un “equilibrio di sistema” interdipendente del paesaggio.
La presenza della sabbia, elemento materialmente friabile e allo stesso tempo abrasivo,
(con la sabbia edifico, ma anche corrodo, se voglio…) richiama in modo concreto
e tangibile, perciò reale, il substrato terreno su cui si fonda e si costruisce
l’aspettativa di una sostenibilità consapevole delle aspettative di vita.
Il progetto si compone di altre
due opere: “Corallo” e “Sul fiume”, (non presenti in mostra) realizzate sempre
in fili naturali e materiale di scarto su supporto ligneo.
Tutto il lavoro di ricerca costruito
da Stefanella Sposito vuole porsi in posizione polemica rispetto all’imperante
ricorso alla realtà virtuale, che funge da elemento “distrattivo” della soglia collettiva
di attenzione, proiettandoci in una dimensione sempre più avulsa dai bisogni
primari, lasciando spazio nel frattempo a un impoverimento graduale delle
qualità essenziali della nostra vita.
Il ricorso ai materiali poveri,
che “ricreano artificialmente”: il suolo calpestato, l’acqua che beviamo, il
mare in cui nuotiamo, sottolinea invece l’esigenza imprescindibile di mettere
al centro di pensieri e interessi collettivi un destino il più possibile
sostenibile per il domani ci attende…
Le opere appartenenti al
progetto sono state esposte all’interno dell’allestimento dello spazio
espositivo nello stand dell’azienda LINIFICIO e CANAPIFICIO NAZIONALE in
occasione della manifestazione “Filo” primavera-estate 2005.
Mondadori Store
Descrizione
Il tessuto, uno dei materiali necessari e insostituibili alla nostra sopravvivenza, è il fondamento di un abito, con le sue peculiarità di gusto, stile, prezzo, estetica, ergonomia, funzionalità e resistenza. Nella complessità del fashion è importante considerare la sinergia che il tessuto deve creare in ambito estetico, psicologico, produttivo e commerciale. Il libro ne propone oltre 200 tipologie, utili al suo riconoscimento e alle qualità che lo accompagnano. Da quello più semplice e lineare, la tela, per arrivare a quelli più complessi ed elaborati, l'uso da parte degli stilisti nell'ambito della moda contemporanea è descritto dalle migliaia di immagini di Gianni Pucci, tratte direttamente dai ricchi reportage delle sfilate di pret à porter e haute couture. La scelta di queste foto illustra i possibili impieghi, secondo le più recenti proposte degli stilisti e riflette le potenzialità espressive del tessuto, declinato nelle sue molteplici varianti, come utile campionario in movimento sulle passerelle di tutto il mondo.
Editore Ikon
Formato Rilegato
Pubblicato 08/10/2014
Pagine 384
Lingua Italiano
ISBN-13 9788889628294
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