STIMOL-
AMIAMOCI...
Artista:
Maria Amalia Cangiano
Titolo:
Stimol-AMIAMOCI
Evento:
VIII
IX Tornare@Itaca Progetto biennale
d'arte visiva 2014/2015
A cura di Mimma Pasqua e
Maria Rosa Pividori.
Concept:
Una “seduta” piccante, provocatoria che, oltre
a stimolare la libido, invita a cogliere l'aspetto visivo e afrodisiaco da
sempre attribuito al peperoncino.
Gioco di rimandi e suggestioni dove l'arte
ludica prevale.
Scheda tecnica dell’opera:
E’
uno sgabello che misura 30x30x60 centimetri, è realizzato in legno e velluto dove la seduta è
rappresentata da una moltitudine di peperoncini in velluto rosso e verde alti circa quindici centimetri, cuciti
su un cuscino all’interno del quale un dispositivo elettrico creerà un
movimento vibratorio.
In
contemporanea verrà esposto anche un
grosso peperone di circa sessanta centimetri
che
conterrà dei segnalibri che
riproporranno il peperoncino con le stesse parole della prima opera (“EROTICOEPICCANTE”
esposta a Grimaldi) che verranno offerti ai visitatori come ricordo dell'evento.
Alle spalle dello sgabello verrà proiettata una
sequenza di immagini di peperoncini con la denominazione regionale (es:
Pipariellu, Pipazzu, Peverone)
ed un aggettivo che ne richiama le qualità erotiche.
Il
montaggio video è stato realizzato da KEVIN MONTOYA
Artista : Maria Amalia Cangiano
Titolo:
ErotikoEpiccante
Anno: 2014
Tecnica: arte tessile
Misura: h 70 cm. grappolo
Misura: h 45 cm.
peperoncino
Nome Maria Amalia
Cognome Cangiano
Titolo: ErotikoEpiccante
Anno di produzione: 2014
Tecnica: Arte Tessile
Dimensioni: h 70 cm
grappolo
Dimensioni: h 45 cm peperoncino
+ segnalibri (all’interno)
Eventuale credito fotografico: Fotografia di
………………………...................................................
Testo sulla poetica e il lavoro:
Tramite l’utilizzo di parole “piccanti” celate all’interno dei
peperoncini, l’opera esprime lo spirito del Peperoncino Calabrese, apprezzato
in tutto il mondo, e la sua similitudine con la
forza primordiale dell’organo sessuale femminile per eccellenza.
Maria Amalia Cangiano
Via F.
Brioschi, 71 Milano
tel.
0289515429 cell. 3492638790
e-mail m.amaliacangiano@gmail.com
www.amaliacangiano.it
Nasce a Taurasi (AV) nel 1960 dopo
iniziali studi artistici si interessa di progettazione e realizzazione di
gioielli attivando un laboratorio artigianale a Firenze, attivo dal 1979 al
1989. Nel 1990 si trasferisce a Milano dove approfondisce lo studio della
pittura e dell'incisione nella Scuola degli Artefici, presso l'Accademia di
Belle Arti di Brera.
In contemporanea s'interessa alla
pratica della scultura e ad una serie di sperimentazioni su materiali diversi. Lavora
in diversi campi dell'arte, dall'installazione all'arte visiva, fino al fashion
design. Il fine della sua ricerca è di offrire un punto di vista positivo sulla
vita in relazione ai sentimenti ed alle emozioni. Nelle sue opere usa diversi
materiali, come il metallo, la carta, il legno, la stoffa ed il poliuterano,
per creare una metamorfosi tra gli elementi e per descrivere i moti interiori
dell'essere umano. Alcune opere si ispirano ad esperienze autobiografiche,
reinterpretate in modo ironico e lirico. Ha partecipato a diverse mostre
nazionali e internazionali
2012 Fabbrica
del Vapore “I Colori
dell’anima” a cura di Patrizia Rappazzo e Stefania Scattina MI Rotonda
della Besana “EssenzialMENTE”
autismo immaginato a cura dell’associazione Arte tra la gente MI
Sala Rubicone Antichi Magazzini del sale
“OL3” Oltre a cura di Cesare
Melandri Cervia RA 2011 Galleria Nazionale
di Cosenza Palazzo Amone “La
formazione dell’uno” a cura di Fabio De Chirico Mimma Pasqua Franco Gordano collettiva
CS Palazzo delle
Contesse “Io e le spose di
Barbablu” opera ispirata dal libro di Ada Celico Mel BL Casa delle culture del mondo “Emozioni per una
libertà ritrovata” a cura di
RosannaVeronese MI Castello D'Albertis
” Eyes on Asia and More...”a cura di Martina Massarente 2009 Spazio Tadini personale Pinacoteca comunale d’arte contemporanea Giovanni da Gaeta, Ambientarte, Gaeta Museo civico dei Bretti e degli Enotri, Cosenza Collettiva MI
2008 Residenza d'artista " Open Art Residence " - Eretria (Grecia) organizzata da CheapArt Gallery di Atene, Spazio Tadini “Una casa di carta per mia madre” ispirata dal
libro di Ada Celico a cura di Micaela
Mander Collettiva MI , Associazione “Arte tra la
gente” Progetto artistico di Installazioni “Le Porte” - Comune di Bussero a
cura di Valentina Bolchini, Chiara Carolei, Gianni Gallinaro, MI Galleria
Eclettica “Gioielli d’artista” a cura di Micaela Mander Collettiva MI
2007 Villa Montevecchio Comune di Samarate “c’ è un posto per tutti”
sedie d’autore collettiva VA 2006 “CONTACT” a cura di
Angelo Caruso,direzione artistica Jacqueline Ceresoli installazione MI Castello
Sforzesco 10° edizione di “Arte da mangiare Arte” “Cannibalismo” Installazione/ performance MI 2005 Fiera
city “seduta d'artista” collettiva Milano MI
2005 Villa Boselli “Oro nero
della valle Argentina” collettiva Arma di Taggia IM Padiglione Italia 13x17 “esserci” mostra itinerante a cura di
Philippe Daverio VE ContainerArt “installazione
performance” VA Palazzo Giureconsulti “Lame d'artista” a cura di Roberto Borghi
collettiva MI Palazzina Liberty “Ombre e luci di un
sogno” accessorio- scultura- gioiello-abito in passerella MI 2002 New York Casa Italiana della Cultura Zerrilli Marimò
della New York, nel 1997 vince il I°
premio assoluto per la grafica a Legnano MI
nel 1998 il I° premio di pittura al Trevi Flash Art Museum Biennale d’Italia d’Arte Contemporanea,
l’opera rimane in permanenza presso il Museo stesso Trevi PG, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in
Italia e all’estero.
Misura h 70 cm
Il fine della mia ricerca è di offrire un punto di vista positivo sulla vita in relazione ai sentimenti ed alle emozioni. Nelle mie opere utilizzo diversi materiali, come il metallo, la carta, il legno, la stoffa ed il poliuterano, per creare una metamorfosi tra gli elementi e per descrivere i moti interiori dell'essere umano. Alcune opere si ispirano ad esperienze autobiografiche, reinterpretate in modo ironico e lirico.
Titolo opera: Erotik0Epiccante
Tecnica: Arte tessile
Concept:
Descrizione poetica
I peperoncini si appendevano sui balconi, turgidi e rossi nell’estate,
e si ritiravano secchi e rugosi nell’autunno.
“Piparelli vruscenti”, piccoli pepi che pizzicano, li chiamavano in Calabria;
erano vezzeggiativi affettuosi che ne marcavano la piccolezza,
al confronto dei peperoni, e la forma corno portafortuna.
Qualcuno straparlava di performances amorose dopo libagioni a base di peperoncini.
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