FRANCA MILASI LA ROSA
SITO Franca Milasi La Rosa
ARCHEOLOGIA DEL DIGITALE
FRANCA MILASI LA ROSA, è nata a
Canicattini Bagni (SR). Ha conseguito il diploma di Belle Arti specializzandosi
in scultura. Ha prestato servizio presso i Licei a indirizzo artistico come
docente e preside. Artista poliedrica,
nel suo percorso artistico, ha sperimentato diverse tecniche: dall’uso sapiente
della terracotta, alla ricerca pittorica. Collabora, con altri artisti tra cui
Marisa Zaccaria. E' seguita dalla
storica dell'arte Maria Antonietta Mamone.
Come spesso accade
negli studi archeologici, la ceramica è un elemento guida fondamentale per la
ricerca, per capire l’epoca e la civiltà. Così, l’indagine di Franca Milasi La
Rosa, parte dalla ricerca e raccolta del materiale argillosa per poi
svilupparsi nella creazione di piccoli pezzi di design, insegnandoci che non sono
solo oggetti, ma racchiudono la “Summa
dei Saperi ” della tecnica artistica
in particolar modo della ceramica.
Grazie all’indagine, dell’antica
civiltà greca e delle culture indigene e primitive, l’artista riscopre la
manualità artigianale e gli oggetti in argilla del rituale domestico. Piccole
sculture dal modellato essenziale, dal disegno spontaneo e sperimentale e si
sviluppano su temi a volte geometrici, altre volte su figure antropomorfe,
rendendo l’oggetto unico, inimitabile di una poetica sublime che ti lascia
emozionare.
La scultrice/designer, Franca Milasi
La Rosa ha progettato, modellato e realizzato la lampada in argilla e in 3D (3D
maker Alfio Tonetto),“ Magna Grecia Food”. Con geniale intuizione, è riuscita ad unire stilisticamente, lo stile
del ceramista artigiano all’attuale “ceramista digitale”. Il risultato delle
due creatività (artigiana e digitale), è il TOTEM, la luce, il segno, il sogno.
La trascendenza, l’estensione naturale che ti coinvolge con tutto il tuo essere
a parteciparvi senza aver timore di perdersi, poiché ritroverà gli oggetti a
lui conosciuti, appartenenti al vissuto quotidiano di ognuno di noi. La
lampada, è l’elemento naturale, indispensabile di completamento dell'abitare in
particolare è elemento di unione tra passato e futuro.
Tale progetto così studiato sarà per
il futuro, significativo per la valorizzazione dell'antico e del nuovo nella BOVESIA, attraverso iniziative, eventi
e manifestazioni.
MILANO,
13-04-2015
CINZIA STEFANIA
MONCIARDINI
CALANCHI DELLA BOVESIAceramiche in riva al mare
artisteFranca Milasi La Rosa e Marisa Zaccaria
Le artiste conoscono le argille della Bovesia, in quanto le hanno raccolte per sperimentazione personale di ceramica Raku e altro.
Il loro obiettivo, nell’anno EXPO 2015, è proporre un laboratorio collettivo di manipolazione dell’argilla dei Calanchi a tema: «creare e ricreare oggetti popolari, e archeologici».
Ambito territoriale di svolgimento: Nazionale-Internazionale
Nazionale : un comune della Bovesia
Internazionale : Francia , America Arizona.
In Italia i calanchi sono presenti lungo l’Appennino
In PARTICOLARE quelli di Reggello in Val D’Arno sono il magico sfondo della Gioconda di Leonardo da Vinci
La durata del laboratorio
è suddivisa in due fasi:
raccolta collettiva dell’argilla e manipolazione e modellazione dell’oggetto.
Il tutto avviene in una giornata.
LA MANIPOLAZIONE collettiva dell’argilla, raccolta sulla collina, «emotivamente» è un gesto di riappropriazione delle risorse del territorio.
LA MODELLAZIONE di oggetti in modo manuale e creativo «disvela» aspetti nascosti e soggettivi di relazione con i costumi il cibo e le tradizioni.
In fine la REINVENZIONE dell’oggetto è una rielaborazione del vissuto quotidiano e riequilibra il rapporto con se stessi e con l’ambiente.
Abitare un territorio significa , esplorare e conoscere la sua evoluzione per proteggerlo e trasmetterlo alle generazioni future.
Un ringraziamento speciale alla storica dell'arte
Maria Antonietta Mamone.
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